Jurgen Klopp (ANSA)
Errare è umano. Lo sa bene anche Jurgen Klopp, che in questi ultimi giorni aveva fatto parlare di sé non tanto per le cose strepitose compiute dal suo Liverpool in questa stagione, unica squadra ancora in corsa per un leggendario quadruple, quanto per le sue dichiarazioni piuttosto aggressive, se non addirittura offensive, nei confronti in un importante tecnico italiano.
Nell’ultimo turno di Premier League infatti, il suo Liverpool è stato bloccato ad Anfield Road da uno stoico Tottenham, guidato da Antonio Conte. Un Tottenham che si è dimostrato davvero molto coriaceo per i Reds, anche perchè gli Spurs, si stanno giocando le loro ultime chance per entrare in Champions League, a discapito dei rivali di sempre dell’Arsenal.
L’1-1 maturato sulle sponde del Mersey ,ha però deluso il tecnico tedesco, che ha perso due punti dalla capolista City. Proprio per questo suo scoramento, nel post partita si era lasciato andare a dichiarazioni piuttosto dure, nei confronti del calcio praticato dall’ ex allenatore dell’Inter, campione d’Italia uscente.
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Un’idea di gioco, a suo dire, troppo difensivista, tesa a lasciare il possesso palla agli altri e a sfruttare gli errori dell’avversario, più che a creare vere occasioni. “Non mi piace questo tipo di calcio, il loro modo di giocare funziona per queste partite, però sono quinti…“, aveva dichiarato Klopp con non poca superbia, ottenendo una risposta risentita da parte dell’allenatore salentino.
Due giorni dopo, sbollita la rabbia, Jurgen è tornato su quelle sue dichiarazioni, evidentemente troppo severe nei confronti di un collega che, comunque, ha ottenuto in carriera risultati molto importanti. Per questo motivo, alla vigilia della sfida con l’Aston Villa, l’allenatore ex Borussia Dortmund ha voluto fare un passo indietro per chiedere scusa al rivale.
“Lo direi di nuovo? No. In quel momento mi sembrava una cosa da dire, ma ho sbagliato“, ha affermato Klopp in conferenza stampa, aggiungendo di rispettare moltissimo Conte e il suo modo di lavorare, capace di organizzare le squadre sempre in maniera perfetta.
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Dal canto suo, il tecnico salentino ha voluto lanciare un’altra stoccata al collega, ricordandogli di guardare in casa propria, perché se c’era una squadra che meritava di uscire con i tre punti da Anfield, a suo dire, quella non era il Liverpool. “Penso che Jurgen sia una persona intelligente ed era chiaro che era un po’ frustrato dopo la partita“, ha chiosato Conte, incredibilmente uscito vincitore da questa sfida dialettica a distanza.
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