L’Italia affossa il Liechtenstein con un 6 a 0

Davide contro Golia, ma il primo senza fionda o sassi da lanciare. Risultato? Un massacro calcistico, se così si può definire. Da una parte una ringiovanita ed entusiastica Nazionale italiana, dall’altra i volenterosi e nulla più calciatori del Liechtenstein. Quindi, è Golia ha sconfiggere Davide per 6-0, rimandandolo a casa con le ossa rotte e qualche contusione. Poteva andare peggio se, a turno, gli azzurri non avessero fallito un dozzina di occasioni da rete. D’altronde, alla vigilia, la vittoria era stata ampiamente annunciata, mancavano soltanto dettagli e modalità.

La prestazione dell’Italia non deve essere sminuita dalla pochezza degli avversari. Soprattutto nel primo tempo, quando le motivazioni erano maggiori, i ragazzi guidati da Mancini hanno messo in mostra gioco, spirito di gruppo, trame veloci e belle azioni, grazie soprattutto al 4-3-3 scelto nuovamente dal mister.

Rispetto alla partita di sabato, cambia quasi completamente la linea difensiva. Al riconfermato Bonucci viene affiancato Romagnoli, con Spinazzola e Mancini a presidiare le fasce. Dietro di loro, a difendere la porta c’è Sirigu. A centrocampo l’unica novità è Sensi al posto di Barella, coadiuvato da Verratti e Jorginho, mentre davanti Politano e Quagliarella completano il tridente con Kean.

Bastano solo 17 minuti agli azzurri per passare in vantaggio. Spinazzola si trasforma in Flash sulla fascia sinistra e mette dentro un perfetto traversone che il piccolo Sensi ribadisce in rete. Tutti ad abbracciare il giocatore del Sassuolo, mentre il pubblico sugli spalti fa partire la ola. Al 32° minuto arriva il raddoppio dai piedi di Verratti, che fa capire ai duri d’orecchie cosa significa avere classe, tecnica e idee: finta e controfinta in area al proprio avversario e tiro di destro a fil di palo. Il pubblico del Tardini giustamente applaude per il gran gesto tecnico. Quagliarella, capocannoniere della serie A e più volte acclamato dai tifosi azzurri, si rende protagonista della serata andando a calciare i due rigori concessi dall’arbitro rispettivamente al 35° e la 48° per due falli di mano, il secondo costato a Kaufmann l’espulsione. Freddezza e lucidità da parte del Quaglia per trasformare i due penalty.

Nel secondo tempo, gli azzurri continuano a spingere cercando di aumentare lo score di quattro reti. I ritmi sono più tranquilli, d’altronde di fronte c’è un Liechtenstein incapace di creare alcunché e per giunta ridotto in dieci. Prima di lasciare la scena a Pavoletti, Quagliarella si rende nuovamente protagonista fornendo a Kean di testa l’assist per il quinto gol (69°). A segnare il sesto gol (76°), ci pensa lo stesso Pavoletti, che si vede prima respingere il colpo di testa da Buchel per poi a ribadire in rete.

Due vittorie importanti certamente, soprattutto in ottica classifica. Ma il vero banco di prova sarà a giugno, quando gli azzurri affronteranno prima la Grecia ad Atene e poi la Bosnia allo Juventus Stadium. Solo dopo le due sfide si vedrà a che punto è questa giovane Nazionale targata Mancini.

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