Ribaltato ogni pronostico: Perù batte Cile 3-0 e accede alla finale col Brasile

Contro ogni pronostico, il Perù strapazza il Cile (vincitore delle ultime due edizioni di Coppa America) e raggiunge il Brasile in finale, che mancava da ben 44 anni. L’impresa di cui è stata capace la squadra guidata da Gareca resterà nella storia del calcio sudamericano. Il netto 3-0 è la rappresentazione della superiorità dimostrata dal Perù.

Dopo il 5-0 rimediato dal Brasile durante la fase a gironi, la stampa peruviana aveva aspramente criticato il C.T. ed i suoi uomini. Ora, Gareca & Co. hanno zittito tutti mettendo in mostra un calcio pratico ma anche spettacolare. La Seleçao è avvisata: se vuole alzare la Coppa, dovrà sudare più del dovuto. In finale, troverà una squadra ben diversa da quella battuta nettamente.

Dopo venti minuti del primo tempo il Perù, grazie ad aggressività, scambi rapidi ed ad un Cile dimesso come non mai, passa in vantaggio: potente sinistro ravvicinato di Flores e palla in rete. A dire il vero, la Blanquirroja era andata già vicina al gol in altre due circostanze (al 1’ minuto e al 19’), in una superiorità netta che si concretizza nuovamente al 37’: sciagurata uscita di Arias e Yotun, dal limite, deposita il pallone in rete con un tiro rasoterra. L’unico sussulto di un irriconoscibile Cile, peraltro velleitario, arriva solo al 45’ con un tiro al volo di Aranguiz. Male Vidal e Sanchez, i due uomini di spicco della nazionale cilena.

Diverso l’atteggiamento del Cile nel secondo tempo, e non poteva essere altrimenti. Ma il Perù, grazie ad una fase difensiva ottima e alle parate decisive di Gallese, riesce a tenere botta. Il portiere peruviano si esibisce in una serie di interventi prodigiosi: vola su un velenoso sinistro di Beausejour (67’), ipnotizza Vargas a tu per tu (75’), respinge in tuffo i tentativi di Sanchez, Vargas e Aranguiz, e disinnesca con scioltezza il “cucchiaio” di Vargas su rigore. Inoltre, in un’unica occasione a salvarlo è la traversa, che ha respinto un colpo di testa Vargas (50’).

Con il Cile completamente riversato in avanti, gli spazi per gli attaccanti peruviani si sono immancabilmente aperti. In uno di questi si è infilato nei minuti di recupero Guerrero, leader della Blanquirroja: Arias dribblato con freddezza e palla appoggiata facilmente in rete. Dopo pochi secondi, arriva il fischio finale del colombiano Roldan. Domenica a Rio de Janeiro, alle ore 22 locali, sul prato verde del Maracanã ci sarà l’ultimo atto della Coppa America.  Brasile favoritissimo, ma il Perù visto ieri può sognare il colpaccio.

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