Toro battuto 3-2 in casa dal Wolverhampton. Per accedere ai gironi, servirà un’impresa

Il Toro cade in casa nel terzo e ultimo turno di qualificazione ai gironi di Europa League. Certo, nulla è precluso poiché c’è ancora da giocare la partita di ritorno. Ma ribaltare il 3-2 subito ieri sera non sarà affatto facile. Mazzarri ed i suoi sono consapevoli che occorrerà una vera e propria impresa sul terreno del Wolverhampton.

Entrambe le squadre si presentano al pubblico entusiasta assiepato sulle spalti dello stadio Olimpico “Grande Torino” con lo stesso modulo: 3-5-2, con Zaza e Belotti chiamati a segnare più gol possibili. L’inizio è equilibrato e pieno di duelli fisici. Traorè, vera spina del fianco per Ansaldi, crea la prima occasione: penetrazione dalla destra, palla a centro area per Diogo Jota che si vede però respingere il tiro a colpo sicuro da Sirigu. Il Toro si sveglia e va vicino al gol con un colpo di testa di Nkoulou su cross di Izzo: traversa piena.

Le due squadre iniziano a giocare senza troppi tatticismi. Dendoncker, di testa e solo davanti a Sirigu, manda di poco a lato; poi tocca a Zaza andare vicino alla marcatura con un tiro di poco alto (35’), mentre due minuti dopo è il turno di Belotti, che dà l’illusione del gol con tiro violento. Ma sono gli ospiti a trovare la via della rete al 43’: traversone velenoso di Moutinho e tocco di testa di Bremer che inganna il proprio portiere.

Dopo 61’ minuti della ripresa, le difficoltà di Ansaldi a contenere Traorè costano caro al Toro: l’esterno dei Wolves lo supera con una magia, entra in area e mette una palla d’oro sui piedi di Diego Jota, che la deposita facilmente in porta. Il pubblico di fede granata resta impietrito, quello inglese festeggia con urla e cori. Passano solo due minuti e Ansaldi si riscatta con un cross-assist per il colpo di testa vincente di De Silvestri. Il Toro prende entusiasmo e Mazzari rinforza la mediana mettendo dentro Rincon e Lukic e, successivamente, Aina. Ad uscire sono Berenguer, Meité ed Ansaldi.

Purtroppo, al 72’ arriva il terzo gol dei Wolves: Jimenez ruba palla a centrocampo, salta Izzo, si invola verso Sirigu e, approfittando della diagonale sbagliata di Nkoulou, batte Sirigu. A dare speranza al Toro in vista del ritorno ci pensa dal dischetto Belotti, atterrato da Gallo: palla centrale e portiere battuto. Come dice il proverbio, “la speranza è l’ultima a morire”.

Impostazioni privacy