Coronavirus Italia e sport, Pezzella positivo: “Sono a casa e non ho sintomi”

German Pezzella, capitano della Fiorentina, è uscito allo scoperto per tranquillizzare i suoi tifosi a seguito della riscontrata positività al coronavirus, infezione che ha ormai pervaso anche lo sport in Italia. “Mi hanno confermato, come sapete, che ho il Covid-19. I sintomi sono scomparsi, sono a casa e seguo le procedure indicate dai medici del club”, le parole del giocatore attraverso la propria pagina Instagram, dove lo stesso ha pubblicato anche una foto sorridente. Intanto sono stati trovati due nuovi positivi presso il club della Liga dell’Alaves. La società ha fatto sapere che: “Si tratta di membri della struttura tecnica sportiva, asintomatici e in ottime condizioni. Gli allenamenti sono sospesi, lunedì verrà effettuato il test sugli altri membri della squadra”. Infine, segnaliamo una circolare firmata dalla Fifa, in cui vengono segnalate le norme che di comportamento che i calciatori possono seguire a seguito dell’epidemia, fra cui “Obbligo di rilasciare i calciatori alle nazionali per questa finestra Fifa cancellato”, e “I calciatori possono rifiutare la convocazione senza essere soggetti a sanzioni”.

CORONAVIRUS, ANCHE CUTRONE E PEZZELLA POSITIVI

Nuovi casi di positività da coronavirus per quanto riguarda lo sport in Italia ed in particolare il calcio e la Serie A. Gli ultimi ci giungono dalla Fiorentina, società che ha comunicato che anche Patrick Cutrone e German Pezzella sono risultati essere affetti da Covid-19. Coinvolto anche Stefano Dainelli, fisioterapista dello stesso club Viola: “I giocatori sono in buone condizioni – ha fatto sapere la società toscana, rassicurando i tifosi e gli addetti ai lavori – e si trovano presso i propri domicili”. Intanto va segnalato una bella iniziativa promossa dalla Juventus, una raccolta fondi dal titolo “DistantiMaUniti”, in favore degli ospedali del Piemonte. Numerosi i messaggi/appello da parte dei giocatori della squadra campione d’Italia, fra cui quello di Daniele Rugani, trovato positivo al coronavirus due giorni fa.

CORONAVIRUS ITALIA E SPORT: IL RIVER PLATE NON SCENDE IN CAMPO

Lo sport abbassa le serrande a seguito del coronavirus, pandemia che si è ormai diffusa in tutto il mondo, Italia compresa. Una decisione giunta in particolare nelle ultime 24 ore, a causa soprattutto dei numerosi casi segnalati nel mondo del calcio. Fra i tanti tornei sospesi almeno fino ai primi di aprile, anche la Premier League, il campionato più prestigioso al mondo: “Stop al campionato? – il commento del tecnico dell’Everton, Carlo Ancelotti, in un’intervista a La Gazzetta dello sport – era ora”. Ma il coronavirus non spaventa solamente il Vecchio Continente, visto che anche ben lontano dall’Europa si inizia ad avere paura in maniera sera, come ad esempio in Argentina, dove il River Plate, storica società di Buenos Aires, ha chiuso tutte le sue stretture, rifiutandosi di scendere in campo nella gara di Copa de la Superliga Argentina, di scena oggi contro l’Atletico Tucuman: “Seguendo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità – recita la nota ufficiale del club – e attento alle varie risoluzioni del governo nazionale e della città di Buenos Aires in merito alla pandemia di coronavirus (Covid-19), il River Plate dichiara che il club si ferma da sabato 14 marzo a tempo indeterminato”.

LA SERIE A VUOLE CONCLUDERE IL CAMPIONATO IN ESTATE

In Italia sono diversi i casi di calciatori della Serie A positivi, a cominciare da Rugani della Juventus, il primo in assoluto, seguito da Gabbiadini della Sampdoria, Vlahovic della Fiorentina, nonchè Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby, altri blucerchiati: “Sono tutti in buone condizioni di salute e nei loro domicili a Genova – le parole della società attraverso il sito web, sottolineando – di aver immediatamente applicato tutte le procedure previste dalla normativa”. Oltre Manica, invece, sono stati riscontrati positivi il tecnico dell’Arsenal, Arteta, e il giovane calciatore del Chelsea, Odoi. Premier League sospesa, come dicevamo in apertura, così come la Bundesliga, l’ultima ad aver abbassato le serrande. Bloccata anche la Ligue 1 e la Liga, ma anche il campionato portoghese, scozzese, olandese e via discorrendo. Infine da segnalare un comunicato della Serie A diramato nelle scorse ore, circa la volontà di portare a termine il campionato nei mesi che verranno: “La posizione della Lega Serie A – si legge – condivisa ieri con i Club e seguita da tutte le altre Leghe europee, resta quella di terminare l’attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno”.

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