Calcio sotto shock: morto a soli 29 anni, l’ex bomber dell’Ajax

Una tremenda notizia ha sconvolto i tifosi dell’Ajax e gli appassionati di calcio olandese: è morto a soli 29 anni un ex attaccante dei Lancieri. Aveva giocato anche nel Twente ed era stato protagonista in Europa League.

Una notizia sconvolgente ha spezzato il cuore a tutti i tifosi di calcio olandese: è morto un ex attaccante dell’Ajax e del Twente, un centravanti di talento che aveva vissuto momenti importanti di carriera in alcune delle più importanti squadre di Eredivisie, prima di trovare fortuna anche in in altre blasonate formazione europee. Aveva solo 29 anni ed è stato trovato senza vita in circostanze ancora misteriose.

Esultanza Lukoki Ludogorets
Esultanza Lukoki con i compagni del Ludogorets (ANSA)

Classe 1992, Jody Lukoki era originario del Congo. Cresciuto in Olanda e nel settore giovanile dell’Ajax, aveva esordito con la maglia dei Lancieri tra i professionisti, diventando subito l’idolo dei tifosi per il suo modo di esultare.

Dopo aver vestito le maglie di altri club olandesi, tra cui Cambuur e Pec Zwolle, aveva girovagato per l’Europa, debuttando anche nelle competizioni UEFA con il Ludogorets prima di andare in Turchia, allo Yeni Malatyaspor, e di tornare nel Twente. Tra l’altro, nella sua parentesi al Pec Zwolle aveva anche segnato la prima storica rete del club nelle competizioni europee, mentre con il Ludogorets aveva avuto modo di affrontare anche il Milan. A rendere ancora più doloroso il decesso sono state però le circostanze della morte, che rimangono misteriose…

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Cos’ha ucciso Lukoki?

Non conosciamo ancora tutti i dettagli sul decesso di Jody, che è stato annunciato da Menno Groenveld, procuratore che ne curava gli interessi, come riportato dal Telegraaf: “Siamo stati informati della sua morte e siamo profondamente sotto shock. Era un ragazzo felice, si era anche quasi ripreso dall’infortunio“.

Lukoki esulta con un compagno
Lukoki esulta con un compagno (ANSA)

A rendere molto complessa la ricostruzione della vicenda sono gli ultimi mesi di vita di Lukoki, segnati da diversi incidenti. Prima si era procurato la rottura del legamento crociato, da cui stava cercando di recuperare. In un secondo momento era stato accusato di violenza domestica dalla sua compagna. Un caso spinoso che aveva portato il Twente a rescindere il suo contratto lo scorso febbraio.

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Proprio per questo motivo c’era chi aveva ipotizzato anche un suicidio, ma al momento tale tesi non è stata presa in considerazione. Resta comunque il mistero su cosa abbia ucciso un ragazzo giovane, di 29 anni, e ancora con tanto da dare al mondo del calcio. Il suo mondo.

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