Ricordate Nakata? Quello che ha fatto dopo il suo addio al calcio è pazzesco!

Hidetoshi Nakata è stato senza dubbio un idolo per i tifosi della Roma dello scudetto ma è stato anche, uno dei calciatori giapponesi più forti di tutti i tempi. La sua vera vita però non si è fermata al momento del suo addio al calcio. Subito dopo, infatti, per il campione del Sol Levante è cominciata una storia incredibile…

Tra i calciatori che hanno maggiormente segnato l’immaginario collettivo dei tifosi tra anni Novanta e Duemila c’è senza ombra di dubbio anche Hidetoshi Nakata, uno dei giapponesi più talentuosi di tutti i tempi. Un numero 10 vecchio stampo, tocco di palla raffinato, visione di gioco e senso del gol. Un calciatore completo e molto amato dal pubblico, che ha però scoperto il vero senso della vita solo dopo aver dato l’addio al mondo del pallone.

Hidetoshi Nakata Roma
Hidetoshi Nakata Roma (LaPresse)

Arrivato in Italia direttamente dal Giappone a soli 21 anni, per intuizione di Gaucci, all’epoca patron del Perugia, il calciatore stupì tutti negli anni in Umbria, divenne un campione affermato in un anno e mezzo alla Roma, protagonista anche dello storico scudetto del 2001.

Dopo un triennio importante al Parma e qualche avventura sporadica tra Bologna, Fiorentina e Bolton, decise di lasciare il calcio nel 2006, a soli 29 anni, stanco di un mondo che non faceva più per lui. E fu in quel momento che la sua vita cambiò radicalmente, ma in meglio…

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La vita di Hidetoshi dopo l’addio al calcio

In una splendida intervista a Goal.com, il trequartista ha raccontato cosa ha fatto nella vita dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Per prima cosa, scelse di mettersi in viaggio. Nella sua vita aveva visto molti posti, ma solo di sfuggita, per il tragitto hotel-stadio e viceversa. Lui invece aveva voglia di conoscere il mondo, e così prese e in tre anni visitò cento nazioni.

Nakata Fiorentina
Nakata Fiorentina (LaPresse)

Lui, che desiderava conoscere il mondo, scoprì in quel momento di essere conosciuto ovunque. E questo non per merito suo, ma per la popolarità del calcio, sport amato davvero in ogni angolo del pianeta. Uno gioco in grado di comunicare ogni tipo di messaggio, e per questo fondamentale. Consapevole di questo potenziale, creò quindi creato una fondazione e decise di aiutare, grazie alla sua fama, le onlus locali, per restituire una parte della sua fortuna. Ma anche questo non gli bastava. Voleva di più, voleva qualcosa che gli era mancato sempre…

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Pur essendo, probabilmente, il giapponese più famoso al mondo, Hidetoshi si era reso conto, nei suoi viaggi all’estero, di non sapere praticamente nulla del Giappone. Tutti gli chiedevano informazioni sulla sua cultura, sulle città, sulle tradizioni, ma lui non sapeva rispondere. Così, decise di colmare anche questa lacuna e iniziò a viaggiare da cima a fondo nel suo Paese, setacciando ogni isola, ogni angolo, non fermandosi alle città iper tecnologiche, ma andando alla scoperta di ogni tradizione. Ed è stato così che ha reso la sua vita davvero completa.

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