“Stavamo bene insieme”: Ancelotti racconta il suo incredibile Milan

Il prossimo 13 ottobre, uscirà uno dei documentari calcistici più attesi dell’anno: “Stavamo bene insieme”, ovvero uno speciale che racconterà, a chi non le ha vissute direttamente, le imprese regalate dal Milan di Ancelotti, agli appassionati di calcio di quel periodo…

Ancelotti esulta con il Milan

Parlare del Milan è molto difficile, un club del genere va oltre il calcio. A distanza di più di un secolo dalla sua fondazione, il club rossonero gode ancora oggi del credito che merita, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Se proprio però dovessimo scegliere il Milan che più di tutti è rimasto nel cuore dei tifosi, allora non possiamo far riferimento agli anni in cui con Carlo Ancelotti in panchina distribuiva magia in tutti gli stadi.

A lui e a quel meraviglioso gruppo è dedicato il nuovo documentario a tinte rossonere chiamato simpaticamente “Stavamo bene insieme”. Un titolo evocativo, che da solo fa capire il rapporto simbiotico che si creò all’epoca tra calciatori straordinari: Gennaro Gattuso, Massimo Ambrosini, Filippo Inzaghi, Paolo Maldini, Andrea Pirlo. Senza dimenticare Kakà, Seedorf, Shevchenko e chi ne ha più ne metta!

“Stavamo bene insieme”: il nuovo documentario sui Milan

Il film uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 13 ottobre e sarà trasmesso fino al 16 dello stessa mese. Sarà prodotto da DAZN. Come detto si tratta di un viaggio tra i ricordi di calciatori straordinari, che in quegli anni erano nel fiore della carriera. Nel film interverranno in particolare: Maldini, Nesta, Gattuso, Inzaghi, Ambrosini e Pirlo.

Dal rigore di Shevchenko a Buffon nella finale di Champions League di Manchester, fino all’arrivo di Alessandro Nesta, passando per le due storiche finali con il Liverpool, una persa (a Istanbul) e una vinta (ad Atene).

In merito al documentario e a un paragone con il Milan attuale Ambrosini ha detto: “Noi eravamo coraggiosi ed eravamo ambiziosi. La squadra di oggi ha una base solida come avevamo noi: sono ragazzi che hanno gli attributi. Il gruppo nostro era solido e con tanto talento ma, a essere onesti, vivevamo anche un periodo storico per la società e per il calcio europeo che ci ha facilitato nel cammino. Il nostro Milan primeggiava anche in termini di ricavi, adesso il mercato economico è talmente sbilanciato che fare un paragone sarebbe ingeneroso per il Milan di adesso”.

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