Incredibile, il Caso Pogba si infittisce sempre di più: ecco cosa è successo

In estate Pogba era stato uno degli acquisti della Juventus più chiacchierati. Tuttavia, con il passare del tempo sembra proprio che aleggi su di lui una sorta di maledizione..

Paul Pogba (LaPresse)

Per la Juventus le cose non vanno benissimo dopo la cocente eliminazione dalla Champions League per merito del Benfica. Allegri sta gestendo molto male una squadra di altissimo livello e i risultati in campo stentano ad arrivare, con una difesa a tratti imbarazzante e un attacco confusionario e poco produttivo. Insomma, i tifosi bianconeri si aspettavano una prova di orgoglio in quel di Lisbona e invece hanno raccolto solo una sconfitta per 4-3.

Uno dei calciatori che non ha ancora disputato un minuto con la casacca juventina, e che poteva sicuramente contribuire in Europa, è Paul Labile Pogba. Che fine ha fatto il centrocampista? Perché, nonostante sia guarito dall’infortunio, non viene preso in considerazione da Allegri?

Pogba: un amico rivela una notizia sconvolgente

Pogba in azione (LaPresse)

A parlare del caso Pogba è un ragazzo che lo conosce benissimo essendo suo amico d’infanzia. Boubacar Camara, questo il suo nome, in un interrogatorio con la polizia di Nanterre (Francia) per il rapimento che il fantasista francese ha subito nella metà di marzo. Secondo Camara, che per gli inquirenti è uno che conosce i fatti molto bene, il francese avrebbe addirittura pensato di voler lasciare il calcio a causa delle minacce di una banda locale che gli avrebbe chiesto 13 milioni di euro. “Aveva paura per la sua famiglia“, afferma Camara nell’interrogatorio.

Il caso è molto spinoso e risale alla notte del 19 marzo quando Pogba, sempre secondo le dichiarazioni del ragazzo, fu rapito da una banda di malviventi in un appartamento di Montevrain; questa banda gli avrebbe chiesto ben 13 milioni di euro come riscatto. Camara racconta che ha trovato Pogba con il viso sconvolto dalla paura. Successivamente il calciatore gli avrebbe confessato di voler lasciare il calcio perché aveva paura di voler cedere ai malviventi.

 

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