Le parole dell’allenatore del Manchester City, Pep Guardiola hanno di nuovo stupito tutti e stavolta, lo ha fatto a proposito dell’Italia…
La bellissima iniziativa che ha coinvolto la Fondazione CRC e la Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus oltre alla bellezza del progetto in se e per se, ha dato ai giornalisti, tantissimi argomenti interessanti su cui lavorare. La giornata tenutasi a Cuneo e denominata ‘Dialoghi sul talento’ infatti, ha avuto anche una guest star nella persona dell’allenatore del Manchester City, nonché campione d’Europa in carica, Pep Guardiola. E’ lodevole il fatto che lo spagnolo non sia voluto mancare all’evento, nonostante il lungo viaggio che ha dovuto intraprendere subito dopo Arsenal-Manchester City.
L’ex calciatore e allenatore tra le altre, anche del Barcellona, ha ascoltato le domande dei tantissimi presenti tra cui anche studenti e ovviamente appassionati di sport. Per una volta l’allenatore ha fatto probabilmente quello che gli piace di più, rispondendo a domande sul calcio ma non necessariamente sull’ultima gara giocata. Tra suggerimenti e qualche retroscena, Guardiola ha detto diverse cose interessanti.
Pep Guardiola conosce l’Italia, ci ha giocato per anni
Qualcosa la dice anche sul mercato, il cinquantaduenne, ma non parlando di quello odierno. Il retroscena che svela riguarda l’estate del 2019. Secondo i media l’iberico sarebbe stato allora cercato dalla Juventus, cosa che però finalmente lui ha smentito, fugando tutti i dubbi. Anzi, ammette anche qualcosa di molto piacevole, rispondendo ad una domanda specifica.
Così, Guardiola quando gli chiedono se gli piacerebbe allenare in Italia: “Sì. Mi piace molto, si mangia molto bene e ci vengo spesso in vacanza. Ultimamente non ho seguito molto il calcio italiano ma sono sicuro che ci sia tanto talento, il talento è ovunque”.
A proposito di Italia, dove allena Pep, in Inghilterra, c’è qualcuno che sta facendo molto bene e questo è Roberto De Zerbi. All’ex calciatore che ha passato due anni in Italia tra Brescia e Roma, viene chiesto quali possano essere le differenze tra l’allenatore del Brighton e Massimiliano Allegri.
Salomonico il classe ’71: sono entrambi bravi e come tutti, anche loro due vogliono vincere. Solo interpretano il calcio in maniera diversa, dice il catalano. Infine, delle parole che possono sembrare retoriche ed ovvie, ma che in fondo per i più giovani possono essere solo un suggerimento vero e proprio.
Guardiola, ha così detto la sua ai più giovani, anche sulle critiche da sopportare: “I giovani devono pensare alla loro opinione che è quella che conta davvero. Ti piace giocare a calcio? Gioca molto. Se stai a casa sui social non potrai avere successo, è più difficile”.
