IMU e TARI, grossa novità per i contribuenti: come si potranno pagare da adesso le tasse locali

Importante novità per il pagamento di IMU e TARI, i contribuenti avranno la possibilità di sfruttare una novità che potrebbe fare piacere a tutti. 

Pagare le tasse, si sa, è un dovere di ogni cittadino, anche se per farlo si è costretti a fare spesso sacrifici non da poco pur di essere in regola. Alcune di queste possono essere meno gradite di altre, come IMU e TARI, perché vanno a riguardare una proprietà importante come la casa (anche se non è dovuta per la prima) e i rifiuti prodotti, oltre ad arrivare ad avere importi elevati che per alcuni sono ritenuti eccessivi.

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IMU e TARI, grossa novità per i contribuenti: come si potranno pagare da adesso le tasse locali – scommesse.online

Pensare a una loro abolizione sembra essere evidentemente impossibile, per fortuna però ora è in arrivo una novità che potrebbe fare piacere a tantissimi nostri connazionali, in grado grazie a questo di tirare un bel sospiro di sollievo. Non si tratta quindi di un’esenzione, ma di un cambiamento legato alla modalità con cui si effettua il pagamento, che potrà essere davvero provvidenziale e in grado di cambiare le sorti per alcuni.

IMU e TARI: come cambia la modalità di pagamento

Si tende spesso a pensare che poter usufruire di un cambiamento relativo alla modalità di pagamento di una tassa non possa fare una grande differenza, specie se l’importo è elevato. E invece questa volta la sensazione che tanti potranno provare potrebbe essere differente, almeno per quanto riguarda IMU e TARI, destinate ad andare incontro a una novità rilevante.

Almeno per ora, però, la situazione non riguarda i privati, bensì Comuni, Province e Regioni, che avranno la possibilità di concordare piani di rientro, quindi decidere per una dilazione in forma rateale, o in alcuni casi anche una riduzione parziale del debito. A essere coinvolte potranno essere soprattutto le realtà che risultano essere in maggiore difficoltà, a conferma del desiderio di non lasciare soli chi teme di non riuscire a ottemperare ai propri obblighi.

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È altrettanto però importante precisare che l’agevolazione non riguarda tutti, ma gli utenti che hanno deciso di attivare una delle procedure previste dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCII), lo strumento normativo che dal 2022 ha sostituito la “vecchia” Legge fallimentare.

Non si può non riconoscere quanto una misura come questa possa essere considerata quasi rivoluzionaria. In passato, infatti, poteva esserci il rischio concreto di non riuscire a recuperare da parte dei morosi le cifre previste se sostenevano di essere in un quadro di grave emergenza finanziaria. Ora, invece, si è compreso come possa essere meglio provare a recuperare una parte del credito, agire in questo modo può essere determinante per un’azienda in crisi, che potrebbe così evitare di licenziare parte del personale.

È inoltre importante precisare la necessità di attendere i decreti attuativi affinché questi vantaggi possano entrare definitivamente in vigore e permettere a chi ha bisogno di sfruttarli. I tempi potrebbero però essere lunghi, il governo ha infatti la possibilitù di muoversi fino al 26 agosto 2026 per emanare i testi, a cui si aggiungono altri dee anni a disposizione per eventuali interventi correttivi. Se non si arriva a questo passo è necessario stringere i denti e rispettare il provvedimento attuale.

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