Test visivi e rompicapi ottici spopolano online: trovare il dettaglio nascosto è una sfida che coinvolge tutti, ed è impossibile resistere.
Il cervello umano è fatto così: quando vede un rebus o un’immagine ambigua, deve per forza cercare di risolvere l’enigma. Potremmo dire che siamo programmati per riconoscere schemi, raccogliere indizi e poi risolverli e, soprattutto, per dare un senso alle immagini.
E quando un test visivo mette in crisi la capacità umana di trovare subito una soluzione, ovviamente la si prende sul personale. Ci si chiede: perché non riesco a trovare il dettaglio nascosto? Tutte le illusioni ottiche sono create ad hoc per stimolare la mente. Il dettaglio celato o non immediatamente percepibile attiva subito la curiosità.
Ed è poi la curiosità, unita al senso di sfida, a mettere in moto l’attenzione, la memoria e il pensiero laterale. Ma è sempre un bene mettersi alla prova. Assomiglia un po’ a fare della ginnastica con la mente ed è anche divertente. Molti articoli che propongono test ottici cercano di innescare il senso di sfida con frasi un po’ subdole… Tipo: “Ci riesce solo una persona su dieci!” o “Se lo vedi sei un genio”.
Nessuno vuole sentirsi parte del 90% che non ce la fa! Se poi l’articolo tira in ballo il Q.I. o l’intuizione, è molto facile accanirsi. Qui, però, non vogliamo mettervi pressione: è un gioco. E per ogni gioco servono delle regole. In questa vecchia illustrazione c’è un volto nascosto da trovare. E no, non è quello del cavaliere, che infatti è quasi girato di spalle: l’elemento da ricercare è un viso femminile. E bisogna trovarlo in dieci secondi. Pronti? Via!
Trovare il volto nascosto della donna: il test e la soluzione
Ora che abbiamo stimolato come si deve la voglia dimostrare le proprie capacità, anche solo per sé stessi (o per condividendo poi l’immagine con altri contatti), bisogna chiudere il conto alla rovescia. I dieci secondi sono belli e che passati. Trovata la soluzione? Non ancora. E va bene… eccola qua…
Il volto della donna si nasconde proprio sotto il braccio aperto del cavaliere. Chi l’ha vista si sentirà soddisfatto di sé stesso. E chi non l’ha vista? Non c’è motivo di avvilirsi. Magari c’è un problema di miopia. Oppure c’è solo bisogno di allenarsi con altri test simili. Su questo sito ne trovate qualcuno molto carino. Ma non giustificatevi solo con la vista. Anche perché la vista non è solo un processo meccanico: è interpretazione cerebrale. I test visivi sfruttano appunto questa dinamica per ingannare il cervello.
I test si comportano appunto come rebus: sono immagini ambigue, con elementi che possono confondere. Ma proprio questa particolare ambiguità rende, alla fine, la sfida ancora più intrigante. O no?
