I campioni all’inferno: i big senza scampo che si arrendono

Campioni retrocessi, le delusioni possono arrivare. Le squadre in lotta per la salvezza non hanno la sicurezza di rimanere in Serie A nonostante qualche talento potenziale: la storia del massimo campionato è piena di fenomeni andati in Serie B.

lacrime campioni - foto Lapresse
I campioni in lacrime, tante storie nella nostra Serie A – foto LaPresse

Non c’è la certezza di avere la salvezza a portata di mano. I campioni, soprattutto quelli potenziali, possono andare in cadetteria, non è una regola scritta, ma c’è spesso la possibilità dietro l’angolo. Facciano gli scongiuri i tifosi delle squadre in lotta, ma riguardando gli almanacchi spesso si notano come dei grandi talenti e dei potenziali campioni abbiano assaggiato la delusione, quella che mortifica gli sforzi di una stagione. Retrocessi per forgiare il carattere, declassati per le mancanze del gruppo squadra, la Serie A spesso in passato non ha perdonato.

Tanti sono gli esempi guardando al passato, in alcuni casi per presunzione come per quanto riguarda la Fiorentina del 1992-93. Stagione storta, Cecchi Gori si complicò la vita e uno come Gabriel Omar Batistuta fu tra i campioni retrocessi con i gigliati (tra gli altri anche il tedesco Effemberg). Nell’anno precedente invece l’Ascoli ed Oliver Bierhoff si collocarono all’ultimo posto, ma senza avere comunque una rosa di altro livello. In quella stagione 1991-92, per altro, curioso il caso del Bari. I tre stranieri retrocessi avrebbero fatto una carriera di tutto rispetto, erano Boban, Jarni e Platt.

Esempi recenti di flop

Trio cesena - foto LaPresse
Cesena retrocesso nonostante questo trio offensivo – foto LaPresse

Tanti campioni, guardando al passato, hanno così vissuto l’ombra della Serie B, retrocessi con talento ma pur sempre passati dalle lacrime. Amarezze dure da digerire, perché nonostante l’impegno i risultati non sono arrivati.

Indietro nella mente, ricordiamo il caso della Salernitana del 1998-99, tornata in Serie A ad affacciarsi nel grande calcio, facendo tanti ottimi risultati contro le big e perdendo negli scontri diretti. C’era Gennaro Gattuso, c’era Marco Di Vaio e via via altri calciatori interessanti che avrebbero fatto un pezzo di storia nella massima serie. Alla Sampdoria in quella stagione andò peggio, sommariamente, l’allenatore era Luciano Spalletti, i campioni invece Vincenzo Montella (che saltò quasi tutta la stagione per infortunio) e il “burrito” Ariel Ortega.

Il Verona 2001-2002 a Pasqua puntava quasi all’Europa, qualche settimana dopo si ritrovò in Serie B. Quel 5 maggio del calcio italiano portò in Serie B gente del calibro di Mutu, e futuri campioni del mondo come Oddo, Camoranesi e Gilardino.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Genoa, occhio al mercato

Campioni che non rendono: un po’ quanto accadde al Cesena nella stagione 2011-2012, squadra sin da subito relegata a fondo classifica. Stagione partita male e finita peggio, nonostante Mutu (ancora lui), Candreva, Eder, Parolo e l’arrivo a gennaio del campione del mondo Iaquinta.

Impostazioni privacy