Lipsia con Domenico Tedesco per volare: basta una Red Bull?

Domenico Tedesco è il tecnico del Lipsia, ma ha chiare origini italiane. È uno dei tecnici più all’avanguardia, il ritorno in Bundesliga ne certifica la sua costanza.

Esulta Lipsia allenata da Domenico Tedesco - foto LaPresse
Il Lipsia deve ripartire con Domenico Tedesco in panchina – foto LaPresse

Per Domenico Tedesco era un po’ come tornare a casa. La Bundesliga è il torneo che ha valorizzato pienamente il tecnico di origini italiane, ora giunto sulla panchina del Lipsia.

E non sarà nemmeno semplice il compito che gli spetta, prendere in mano un gruppo che è sembrato spesso in balia degli umori con l’americano Marsch. Una squadra ondivaga che, dopo aver vinto il confronto contro il Borussia Dortmund, è poi crollata in campo nei risultati ma soprattutto dal punto di vista mentale.

Il compito del nuovo allenatore è ridare fiducia all’ambiente, inseguire la zona Champions League e disputare poi un proseguo immediato in Europa League: era scontato che, in un girone con Psg e Manchester City, il Lipsia finisse terzo nel proprio girone.

Al tecnico italiano il compito di far risalire il Lipsia, mettendoci un po’ di imprevedibilità e di arte tipicamente nostrana. Lui che dall’Italia partì da bambino, i genitori erano di Bocchigliero – paese montuoso della Sila – e che andato in Germania scoprì un mondo tutto particolare. Con la predilezione per il calcio a seguirlo nel suo cammino, dalle selezioni giovanili sino alla panchina dell’Aue. Dove era stato messo quasi come un traghettatore, per poi ritrovarsi eroe a fine stagione.

Il tecnico punta sulla qualità

Lipsia in Champions - foto LaPresse
Il Lipsia fuori… con gioia dalla Champions – foto LaPresse

L’esperienza con l’Aue cambiò praticamente la vita a Domenico Tedesco. Salvò il club tedesco in seconda divisione ed ebbe la chiamata dello Schalke 04. Uno dei club prestigiosi della Bundesliga puntò sull’italiano che fece il suo meglio, arrivando a disputare anche la Champions League.

L’addio fu poi traumatico, Tedesco trovò poi consolazione nello Spartak Mosca, l’esperienza russa oltre al freddo portò anche un po’ di rudimenti calcistici importanti e utili per il futuro.

Quest’estate, per altro, sembrava poter tornare in Italia direttamente da allenatore. Le voci sulla Fiorentina stavano lievitando, considerando anche il tifo calcistico dello stesso tecnico verso la squadra viola. Non se ne fece nulla, la Fiorentina prima puntò sull’altro calabrese Gattuso poi su Italiano, ognuno andò per la sua strada.

Al momento Tedesco è ben felice al Lipsia, ben sapendo come il lavoro giornaliero non mancherà. Sicuramente non mancheranno nemmeno gli investimenti, la squadra va comunque rivista in sede di mercato. Prendendo gente di esperienza che possa garantire un buon apporto immediato in Bundesliga.

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Ma anche dando una sorta di ricambio ai titolarissimi, spesso il Lipsia – un po’ infortuni e un po’ per poca forma – ha avuto problemi nei reparti chiave. Dal cercare il malanno al trovare la cura, basterà semplicemente una Red Bull?

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