Russia, capitan Dzyuba contro i calciatori ucraini: “Facile parlare dal divano”

L’attaccante Artem Dzyuba, bandiera dello Zenit e capitano della Russia, ha attaccato i colleghi ucraini dopo le dure prese di posizione in questi giorni di conflitto.

La tragica guerra tra Russia e Ucraina, questione politica ed economica che sta costando migliaia di vite umane e disastri immani, ha purtroppo trasceso anche i confini del conflitto in sé, arrivando nel mondo dello sport. In questi giorni sono state moltissime le prese di posizione da parte di campioni russi e non, e il mondo dello sport in generale ha scelto di far sentire forte la propria voce contro questa sporca guerra.

Tuttavia, non sono mancate posizioni fuori dal coro, specialmente dopo le sanzioni subite da parte delle varie federazioni nazionali russe. Nel mondo del calcio, ad esempio, non tutti hanno accolto con favore le decisioni della Fifa.

Russia Dzyuba
Artem Dzyuba (© LaPresse)

A fare rumore in questi giorni sono state le parole di Artem Dzyuba, bandiera dello Zenit e capitano della Nazionale russa. Un calciatore importante che ha voluto prendere posizione attraverso un lungo post su Instagram. In un primo momento aveva pensato di non commentare quanto sta accadendo, ma visto che alcuni calciatori ucraini hanno chiamato in causa i colleghi russi, scatenando una shitstorm senza precedenti sui social, ha deciso di rendere pubblici i propri pensieri. E non ha seguito proprio l’ondata delle posizioni mainstream.

Dzyuba ne ha per tutti

Sono contrario a ogni tipo di guerra, è una cosa spaventosa“, ha dichiarato, senza mezzi termini, Dzyuba, aggiungendo però che anche razzismo, discriminazione e odio sono mali da dover evitare, mentre l’attuale situazione sta costringendo molti russi a subire un’aggressione senza precedenti.

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Per questo ha voluto alzare la voce, affermando di essere orgoglioso della sua nazionalità e di essere completamente contrario alle decisioni prese dalle federazioni internazionali. Non vede perché infatti il suo essere russo debba essere cancellato per questioni poltiche, quando viene sempre detto che la politica deve rimanere fuori dallo sport. Proprio per questo motivo ha voluto rispondere alle accuse dei colleghi ucraini con una chiosa che fa riflettere: “La guerra finirà, ma i rapporti umani resteranno. E, per quanto riguarda quelli, non sarà possibile tornare indietro“.

Gli attacchi di Mikolenko e Yarmolenko ai russi

La replica, dura più nei contenuti che nei toni, da parte di Dzyuba arriva dopo i messaggi di due dei calciatori ucraini in Premier League, Mikolenko e Yarmolenko, che negli ultimi giorni avevano chiesto, in maniera piuttosto aggressiva, ai calciatori russi di esprimere la propria opinione in merito alla barbarie di Putin.

Mikolenko Everton
Mikolenko dell’Everton (© LaPresse)

“Mentre tu, bastar*o, taci assieme ai tuoi fottuti compagni di squadra, i civili vengono uccisi“, aveva gridato sui social il terzino dell’Everton, taggando Dzyuba nelle sue storie Instagram. Senza frenarsi, il calciatore aveva affermato che d’ora in avanti l’attaccante dovrà rimanere chiuso per il resto della sua vita in un buco, o meglio, per il resto della vita dei suoi figli.

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Dello stesso tono anche Yarmolenko, che pure aveva utilizzato parole meno aggressive. Anche per questo motivo Dzyuba si è sentito chiamato in causa, e ha risposto in una maniera così plateale, chiosando il suo messaggio: “Ad alcuni colleghi che stanno con il culo sul divano di una comoda villa in Inghilterra, voglio dire: non possiamo offenderci per queste cose, bisogna cercare di comprendere gli altri“.

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