Paul Pogba ha parlato in conferenza stampa rivelando anche quando è stato il momento in cui ha deciso di fare ritorno alla Juventus.
Estate di grandi colpi in casa Juventus. Dopo l’arrivo di Angel Di Maria, è giunto il ritorno di Paul Pogba. Il centrocampista è tornato al club bianconero dopo sei anni. Il campione francese aveva detto addio alla società torinese per fare ritorno al Manchester United nel 2016 a seguito di quattro splendide stagioni.
Ora il viaggio inverso: dai Red Devils alla Vecchia Signora. Nei quattro anni in cui ha vestito la maglia bianconera, il fuoriclasse transalpino ha giocato centoventiquattro partite segnando ventinove gol e vincendo quattro scudetti, due volte la Coppa Italia e tre volte la Supercoppa Italiana. Ora Pogba intende arricchire il proprio palmares tra le fila della squadra bianconera.
Nel corso della conferenza stampa, il centrocampista ha parlato anche dei contatti avuti con il tecnico della compagine piemontese, Massimiliano Allegri.
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Juventus, le parole di Pogba in conferenza stampa
Queste le dichiarazioni del fuoriclasse francese sull’allenatore livornese. “E’ vero che già quando ero al Manchester United parlavo sempre con lui perché è stato mio allenatore, ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Quest’anno ho parlato con lui prima di venire. Lui è qua, ho avuto tanti anni belli con lui e tornare qua con Allegri era il momento giusto con la persona giusta“.
Il giocatore francese ha parlato anche del momento in cui ha preso la decisione di far ritorno alla Juventus. “Non ho la giornata giusta, però è vero che già parlavo un po’ con Allegri. C’erano altre squadre, ma quando ho scelto la Juve è stato un momento in cui il mio cuore mi ha detto: ‘La Juve è la destinazione’. Quando ho sentito corpo e mente che volevo andare alla Juve non sono tornato indietro e sono andato avanti“.
Quindi Pogba sulle difficoltà che ha trovato a Manchester. “Innanzitutto poter giocare al mio posto. Abbiamo cambiato tanti allenatori, tanti giocatori… In più ho avuto un po’ di infortuni, giocavo e non giocavo… Non avevo sempre il ritmo. Sono state tante cose: allenatori, compagni, posizione in campo. Queste cose mi hanno un po’ bloccato, ma ora qui c’è un altro Paul. Qui starò bene fisicamente, giocherò al mio posto e farò meglio rispetto agli ultimi anni“.
