Diventare un fuoriclasse non è possibile senza la giusta mentalità. Lo dimostra Cristiano Ronaldo, che per arrivare a trasformarsi in un fenomeno ha dimostrato una professionalità fuori dal comune. Quale è il suo segreto? Lo ha svelato Carlo Ancelotti…
Ci sono due modi per diventare fuoriclasse: attraverso il talento naturale, un dono che Madre Natura ci fa dalla nascita; attraverso un lavoro certosino, grandi sacrifici e una mentalità fuori dal comune. Per Cristiano Ronaldo la strada corretta è stata la seconda. Perché se il portoghese è diventato uno dei migliori al mondo, lo deve più alla sua incredibile mentalità, che non al suo pur straordinario fisico e alla sua classe. CR7 ha sempre avuto un segreto per essere ciò che è stato, e lo ha svelato uno dei suoi maestri: Carlo Ancelotti.
Per anni è stato, se non il migliore al mondo, almeno uno dei migliori. Già con la maglia dello Sporting, ma soprattutto con quella del Manchester United, del Real Madrid e in parte anche della Juventus, senza dimenticare le partite in Nazionale, CR7 ha saputo dimostrare di essere una macchina da gol implacabile.
Destro, sinistro, colpo di testa, punizioni, rigori, gol di sfondamento, gol da opportunista, gol da fuoriclasse. Non si è fatto mancare nulla, e spesso ha chiuso le stagioni con il titolo di capocannoniere e 50 gol a stagione. Un rendimento senza precedenti che nasce però da un segreto incredibile: ecco come ci si può trasformare in Ronaldo.
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Il segreto per diventare un bomber come Cristiano
Oggi ha superato le 37 primavere e fatica a imporsi in un calcio forse non adatto alle sue caratteristiche, come quello di ten Hag. Incupito per la sua seconda avventura al Man United, meno felice di quanto si sarebbe atteso, CR7 non vuole arrendersi e sta cercando di dimostrare ancora una volta di essere un numero uno, come lo è stato in passato grazie a un atteggiamento da robot.
A svelare il segreto della sua mentalità e del suo rendimento sempre costante è stato uno dei suoi padrini calcistici, Carlo Ancelotti, che ha rivelato in una chiacchierata con un amico giornalista in che modo Ronaldo è riuscito a raggiungere questo livello clamoroso:
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Cura certosina dei dettagli, volontà di recuperare in fretta, capacità di rinunciare anche alle tentazioni della vita, quelle che tra i venti e i trent’anni spesso determinano le nostre scelte. Questo è stato il grande segreto di Ronaldo, ed è questo forse il motivo per cui non conviene ancora darlo definitivamente per “morto”.
