Juventus-Inter, che scandalo: Simone Inzaghi alza la voce

Durante Juventus-Inter è successo di tutto, ma Simone Inzaghi non ci sta e grida allo scandalo: per il tecnico nerazzurro la squadra è stata danneggiata da una decisione arbitrale incomprensibile.

Quello che è successo in Juventus-Inter è destinato a far discutere per mesi e mesi. La sfida scudetto, o almeno così presentata, dello Stadium è terminata 1-0 per i nerazzurri grazie a un controverso rigore assegnato dall’arbitro Irrati dopo aver visto le immagini al Var, prima sbagliato e poi segnato dopo una ripetizione. Una situazione controversa, e non unica, in una gara in cui è successo davvero di tutto. Secondo l’ambiente Juventus gli ospiti sono stati ampiamente favoriti. Ma c’è un uomo che non è d’accordo: Simone Inzaghi.

Simone Inzaghi Juventus Inter
Simone Inzaghi Juventus Inter (© LaPresse)

Al termine di una gara che rilancia ampiamente le ambizioni scudetto per la squadra milanese, il tecnico si è trovato a dover più parlare di questioni arbitrali che non di fatti di campo. Questo perché nella gara di ieri sera non ci si è fatti mancare nulla: una o due possibili espulsioni (una a testa), un rigore forse negato alla Juventus per un fallo avvenuto proprio sui primi ciuffi d’erba dell’area di rigore, un paio di simulazioni clamorose da parte dei calciatori bianconeri sul finale di gara.

Ma l’episodio più discusso e discutibile è stato sicuramente quello negli ultimi minuti del primo tempo, con l’assegnazione del calcio di rigore che, di fatto, ha regalato a Inzaghi e i suoi il trionfo. C’è stato davvero un errore da parte di Irrati e Mazzoleni o le decisioni sono state corrette? Il tecnico ex Lazio dà la sua versione dei fatti, ed è una versione dei fatti molto particolare.

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Inzaghi grida allo scandalo per Juve-Inter

A domanda chiara e netta, ai microfoni di DAZN, l’ex bomber non ha avuto dubbi: il rigore c’era e anche il gol di Calhanoglu sulla ribattuta. Secondo l’allenatore, il penalty non avrebbe dovuto essere ripetuto, e quell’errore ha potenzialmente favorito la Juventus. Inoltre, l’arbitro non ha nemmeno espulso Allegri dopo aver gettato la giacca, cosa che invece a lui era accaduta.

Simone Inzaghi e Max Allegri
Simone Inzaghi e Max Allegri (© LaPresse)

Ma sono andate davvero così le cose? In effetti la verità, mai come nell’episodio di ieri, non esiste. Anche gli stessi ex arbitri e commentatori esperti in moviole si sono divisi. La sensazione è che il rigore, in diretta, avrebbe potuto anche essere assegnato, ma che non fosse un chiaro caso da on-field review. O meglio, la revisione ci potrebbe anche stare, non fosse che tanti casi analoghi (o anche peggiori) in questo campionato sono stati lasciati al giudizio dell’arbitro di campo. Basti pensare a quanto successo in Torino-Inter e in Napoli-Milan (con il fallo netto di Tomori su Osimhen).

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Una volta assegnato il rigore, forse il vero errore, ciò che è successo dopo è stato tutto sommato corretto. Sulla parata di Szczesny in effetti il trequartista turco ha prima toccato Danilo, commettendo fallo, quindi la punzione a favore della Juventus poteva essere corretta. Ma la regola riguardante l’ingresso in area esiste, e anche se raramente applicata, in questa singola occasione non poteva non essere presa in considerazione.

Il motivo? Semplicemente perché de Ligt, il calciatore entrato in area prima della battuta, è stato direttamente coinvolto nell’azione che ha portato al fallo di Calhanoglu. Non farlo ripetere sarebbe stato quindi un errore ancora più grave, a prescindere dal pensiero di Inzaghi.

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