Il centrocampista della Nazionale serba, Dusan Tadic è sotto shock. Il talento dell’Ajax, è di nuovo finito nel mirino di alcuni rapinatori, ma stavolta…
Dusan Tadic, centrocampista serbo dell’Ajax, un gol segnato in stagione tra campionato e Champions League è finito nel mirino di alcune persone che sembrano non volergli dare scampo. Il capitano della Nazionale di cui fanno parte anche Sergej Milinkovic-Savic e Dusan Vlahovic, però, è riuscito a reagire in una maniera in cui nessuno si aspettava.
È stato lo stesso giocatore a raccontare quanto accaduto al De Telegraph, spiegando anche alcuni particolari piuttosto inquietanti della vicenda di cui si è reso protagonista. Ma cosa è successo, nel concreto, a Tadic che ha comunque deciso di tenere lontani i figli per non terrorizzarli?
Tadic vittima di malviventi: “Ho preso a pugni tre rapinatori”
Tadic è sotto continua minaccia di alcuni rapinatori da qualche tempo. Solo un mese, per esempio, lo hanno aggredito, ferendolo. Stavolta, però, sono i malviventi a non avere avuto la meglio, anzi non sono riusciti ad avere scampo perché, ha detto lo stesso calciatore dei Lancieri, è riuscito a colpirli lui per primo.
Come in un film, ha raccontato: “Ho corso, ma mi hanno raggiunto con lo scooter. Uno mi ha afferrato alla gola. Dopo è scoppiata una rissa, ho sferrato alcuni pugni. Mi sono spostato a destra e a sinistra per separare i due che mi hanno permesso di dare un paio di pugni al loro leader. Un altro poi mi ha afferrato da dietro alla gola ma l’ho colpito con una gomitata. Dopo ho fatto un altro sprint ed è allora che li ho persi“.
Il serbo ha anche detto che i malviventi, che avevano anche delle pistole con loro, lo hanno messo sotto scacco mettendo un localizzatore sotto la sua macchina, per questo riescono sempre a trovarlo. L’avvertimento, anzi i pugni potrebbero, però, avere allontanato i ladri del tutto dall’abitazione e dalla vita di Tadic dopo la sua reazione, infatti, sono anche scappati a gambe levate, anzi sullo stesso scooter da cui erano riusciti a raggiungerlo in precedenza.
